L’amore è … un dono vivo
Anche quest’anno la Caritas altoatesina e l’Associazione floricoltori dell’Alto Adige tornano a offrire per la giornata di San Valentino, fiori e piante speciali di produzione locale che “valgono” doppio: chi li regalerà farà felice infatti la persona amata e anche una famiglia in Etiopia. L’amore fiorito in Alto Adige darà frutto in Africa, diventando albero che donerà frutti ricchi di vitamine a tanti bambini e proteggerà contemporaneamente con la sua ombra le verdure degli orti familiari. Dall’inizio dell’iniziativa, nel 2013, sono stati distribuiti e piantati in Etiopia 6.300 alberelli da frutta.
I fiori, di produzione locale, sono disponibili per San Valentino presso 32 giardinerie. Per ogni pianta venduta tra il 9 e il 16 febbraio i giardinieri verseranno un euro all’iniziativa “Regali solidali” della Caritas. In questo modo, in Etiopia, una famiglia potrà piantare un alberello da frutta nel proprio orto. Judith Hafner, collaboratrice dell’ufficio Mondialità della Caritas, visita regolarmente i progetti e segue lo sviluppo delle piantagioni: "La papaya è particolarmente amata perché molto efficace contro i problemi allo stomaco" spiega Judith Hafner. "Molti bambini conoscono solo per nome i frutti come la papaia, il mango e l’arancia perché questa frutta è, spesso, un lusso che pochi possono permettersi. E’ una gioia osservarli la prima volta che assaggiano questo tipo di frutta”.
"La costanza con la quale portiamo avanti questa iniziativa è per noi molto importante", spiega Valtl Raffeiner, presidente dell'Associazione floricoltori altoatesini. "Stabilisce inoltre un collegamento solidale tra i fiori da noi prodotti e gli alberi da frutta per le persone bisognose in Etiopia. Il fiore diventa frutto per chi è meno fortunato di noi: aiutare dove è necessario è da sempre un nostro obiettivo fondamentale”.
La lista dei floricoltori partecipanti all’azione è disponibile presso l’Associazione Floricoltori dell’Alto Adige (tel. 0471 999 377) e presso la Caritas (tel. 0471 304 300). Può essere consultata anche online sulla pagina www.caritas.bz.it .